Vi propongo due situazioni lievemente differenti: A) E’ pomeriggio inoltrato e state percorrendo una strada abbastanza affollata. Ad un certo punto, un malvivente afferra il vostro cellulare e corre via. Voi, nel tentativo di non lasciarlo andare, perdete l’equilibrio e cadete sull’asfalto. B) E’ pomeriggio inoltrato e state percorrendo una strada quasi deserta. Ad un certo…
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Introduzione Il termine Mild Cognitive Impairment (MCI) è stato introdotto da Petersen nel 1999 ed indica la presenza di uno o più deficit cognitivi, i quali però, non compromettono il funzionamento nella vita quotidiana. La presenza di questa diagnosi è fondamentale perché delinea un iniziale profilo cognitivo che potrebbe, ma non è detto in termini…
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Con il concetto di Intelligenza Emotiva si intende la capacità di comprendere, utilizzare e gestire le emozioni in modo funzionale al proprio benessere, comunicando in modo efficace con gli altri e avendo buone competenze relazionali. Questo concetto è stato sviluppato dallo psicologo Daniel Goleman nel 1995, attraverso la pubblicazione del libro “Intelligenza emotiva: che cos’è e perché può renderci…
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Il fattore più incisivo in grado di garantire un adeguato sviluppo socio-emotivo, è ormai ampiamente noto, si sostanzia nella capacità del caregiver di accudire il bambino in modo continuo, sensibile ed empatico, sia in risposta a bisogni fisici che emotivi (Bowlby, 1979). Il sistema di accudimento Il sistema di accudimento, complementare al sistema di attaccamento…
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Con il passaggio dal DSM-IV-TR al DSM-5 si assiste ad una rivisitazione tassonomica dei Disturbi mentali dell’età adulta caratterizzati da deficit cognitivi prevalentemente acquisiti. In particolare, il nuovo manuale pone l’enfasi sul concetto di “Disturbo Neurocognitivo” (DNC), il quale si presta meglio ad identificare non solo le fasi di degenerazione legate all’invecchiamento, ma anche le…
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Quando nasce un bambino, nasce una famiglia e nasce una madre che ha bisogno dello stesso accudimento e cura del nuovo arrivato. Spesso le aspettative sia della società che personali rispetto a questo nuovo ruolo unite alla paura di non essere all’altezza possono essere terreno fertile, insieme ad altri fattori per il manifestarsi di una depressione post partum.
Vediamo insieme di cosa si tratta e come riconoscerla e intervenire .
Il terrore notturno (pavor nocturnus) è un disturbo del sonno caratteristico dei bambini. Solitamente compare fra i 2 e i 12 anni, e scompare in adolescenza. Il terrore notturno non ha alcuna causa o conseguenza patologica sullo sviluppo del bambino: è però presente una forte componente genetica, perciò è facile che fratelli e parenti stretti mostrino…
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