La sindrome dell’impostore
La sindrome dell’impostore è caratterizzata da un insieme di percezioni, pensieri ed emozioni legati all’esperienza interna di non meritevolezza del successo personale.
In altre parole, chi soffre della sindrome dell’impostore sottostima le proprie capacità e le proprie abilità personali, fino a sperimentare la sensazione di non meritare i risultati positivi raggiunti.
Sono un impostore!
La persona, convinta di non possedere né abilità né conoscenze né capacità tali da giustificare i traguardi che è riuscita a raggiungere, attribuisce il merito di tutto quello che ha ottenuto a fattori esterni. La fortuna, un errore di valutazione altrui, un eccesso di benevolenza di familiari e superiori, il caso.
Questa condizione non si presenta solamente in ambito lavorativo, ma anche familiare e relazionale in generale. Chi ne soffre pensa che la stima e l’apprezzamento degli altri derivino dalla propria capacità di fingere e ingannare tutti. Si vive quindi nella paura che prima o poi si venga smascherati e si perda tutto quello che si ha, fino a restare soli e isolati da tutti.
Ne conseguono spesso elevati livelli di stress, rimuginio, ansia e depressione.
Sindrome dell’impostore e autostima
La sindrome dell’impostore è tipicamente associata ad una bassa autostima.
In realtà, queste persone non stanno mentendo agli altri, bensì a loro stesse! Non sentendosi affatto sicuri delle proprie capacità e qualità, non sentendosi mai abbastanza bravi per ricevere un complimento, faticano ad accettare il riconoscimento degli altri.
Cosa fare? Ecco qualche consiglio
Partiamo col dire questa cosa: anche se parliamo di sindrome, in realtà non stiamo parlando di una vera e propria patologica psichiatrica. Semplicemente, si tratta di un insieme di caratteristiche che possono causare nel quotidiano e nel lungo termine fatica, stress, stati di ansia e depressione.
Il primo passo è sicuramente quello di diventare più consapevoli della situazione che si sta vivendo. Come? Compilando un diario, riportando tutte le volte in cui ci si sente non meritevoli o non all’altezza.
E poi?
- Provare a fare lo sforzo di non rifiutare i complimenti: accettandoli dicendo semplicemente grazie.
- Aprirsi con qualcuno spiegando il proprio vissuto.
- Fare un elenco delle proprie abilità e conoscenze.
- Evitare di fare confronti con gli altri.
- Ripercorrere la propria storia, riportando tappe, successi e fallimenti.
Quali sono le conseguenze della sindrome dell’impostore?
Questa sindrome ha due conseguenze, opposte: da una parte abbiamo la stagnazione, ovvero una perdita di motivazione; dall’altra un possibile eccesso di lavoro, perfezionismo e controllo, con l’obiettivo di dimostrare la propria competenza.
Quando ci si trova di fronte alla compromissione del benessere quotidiano (insonnia, inappetenza, …) oppure sopraggiungono importanti sintomi di stress, ansia e depressione, è importante rivolgersi ad uno specialista della salute mentale.
Dott.ssa Laura Grigis