Come stare meglio, grazie ai nostri pensieri…

Come stare meglio, grazie ai nostri pensieri…

Il nostro modo di pensare influenza inevitabilmente come stiamo, come ci sentiamo e quello che proviamo. Per questo motivo è importante imparare a gestire tutti quei pensieri che possono farci provare delle sensazioni negative.

Come funzionano i nostri pensieri?

Innanzitutto, dobbiamo tenere in  considerazione che il nostro malessere o benessere dipendono da ciò che pensiamo, e da ciò che facciamo in una determinata situazione. Non è la situazione in sé che può generare disagio o farci stare male, ma è il modo in cui la interpretiamo. Ad ogni interpretazione segue una conseguenza: proviamo certe emozioni, certe sensazioni nel corpo e agiamo certi comportamenti.

Questo meccanismo spiega perché diverse persone sperimentano emozioni diverse di fronte alla medesima situazione: il meccanismo che lega pensieri, emozioni e comportamenti è estremamente soggettivo,

Perché pensiamo in un certo modo?

Non esistono delle spiegazioni univoche al perché ciascuno di noi fa determinati pensieri e interpreta in un certo modo le situazioni che gli capitano. È possibile però fare delle ipotesi:

  • i tuoi genitori, o le persone che ti hanno cresciuto e educato, sono stati i tuoi primissimi modelli e da loro, puoi aver appreso come interpretare certi eventi o vivere alcune situazioni.
  • le esperienze di vita (scuola, amicizie, lavoro, viaggi, relazioni…) possono darti un modo diverso di leggere e interpretare le situazioni.
  • traumi, lutti e cambiamenti importanti (anche in positivo) possono cambiare drasticamente il modo in cui tu interpreti le cose.

Esiste un modo giusto di pensare?

Ovviamente la risposta è no! Quello che è davvero importante è riuscire ad avere uno stile di pensiero che ti faccia star bene, che ti permetta di fare esperienze positive e raggiungere i tuoi obiettivi nelle aree e nei momenti della vita che per te sono davvero importanti. Chiamiamo pensieri razionali tutti quei pensieri che ti aiutano ad andare in questa direzione.

Perché spesso facciamo pensieri poco razionali?

Il nostro cervello, con l’evoluzione, ha imparato ad essere sempre più rapido nel processare le informazioni, e allo stesso tempo ad utilizzare meno risorse possibile (economia cognitiva).

Crescendo impariamo un certo stile di pensiero e poi lo utilizziamo nella quotidianità in modo automatico, inconsapevole. Il risparmio in termini di tempo ed energia può avere dei risvolti negativi in termini di benessere psicologico: il nostro cervello può infatti commettere degli errori, chiamati distorsioni cognitive.

Ma quali sono queste distorsioni cognitive?

[tratto da ©2022 Progetto “Vivere Meglio – Promuovere l’accesso alle terapie psicologiche”]

  1. Lettura del pensiero: essere convinti che le persone abbiano determinati pensieri o provino certe emozioni, in assenza di prove che te lo confermino.
  2. Astrazione: concentrare l’attenzione su aspetti particolari della situazione che ti capita, tralasciandone altri più salienti che potrebbero aiutarti a vedere ciò che hai di fronte in modo più realistico.
  3. Ragionare in maniera emotiva: credere che qualcosa debba essere vero perché sentito come tale. Per esempio, ti puoi sentire in ansia e quindi ritenere che ci sia per forza qualcosa che sia pericoloso.
  4. Ingigantire/minimizzare: è la tendenza ad esaltare o ridurre l’importanza di situazioni.
  5. Catastrofizzare: essere convinti che il futuro avrà risvolti ed evoluzioni negative, ignorando altre possibilità.
  6. Inferire in maniera arbitraria: significa arrivare a delle conclusioni in mancanza di evidenze che le supportino.
  7. Pensare in modo bianco-nero: significa vedere le cose in maniera dicotomica, bella o brutta, positiva o negativa, ignorando la possibilità che ci siano delle sfumature nel mezzo.
  8. Generalizzare eccessivamente: significa arrivare ad una conclusione sulla base di uno o più episodi isolati e applicare tale concetto ad altre situazioni.

Come si possono modificare i pensieri?

Cambiare il proprio modo di pensare non significa assolutamente essere sottoposti ad un lavaggio del cervello, oppure semplicisticamente imparare a “pensare positivo”. Significa invece imparare a mettere in discussione i proprio pensieri, imparare a considerare una visione alternativa, un punto di vista differente che può risultare più funzionale al raggiungimento del nostro benessere e dei nostri obiettivi. Lo scopo è quello di avere una nuova interpretazione dell’evento che viviamo, con il fine di farci stare meglio.

Da dove possiamo cominciare?

La prima cosa che possiamo iniziare a fare è soffermarci sui nostri pensieri, su cosa ci passa per la testa in un determinato momento, su quello che diciamo a noi stessi in determinate situazioni. Tenere un diario può aiutarci a diventare più consapevoli del nostro stile di pensiero.

Un percorso di psicoterapia può essere utile per renderci consapevoli dei pensieri che facciamo e delle distorsioni cognitive che mettiamo in atto, per poi comprendere quali siano i motivi per cui abbiamo un certo stile di pensiero e trovare delle modalità per renderlo più funzionale.

Dott.ssa Laura Grigis

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