La sfida dell’adolescenza
Ogni genitore affronta con un certo disagio ed ansia l’ ingresso del proprio figlio nella fase adolescenziale. Accade quasi sempre che il bambino fino a ieri tanto dolce e timido si trasformi in un ragazzino diverso, a volte scontroso ed incomprensibile. Questa fase della crescita porta con sè, inevitabilmente a livello sistemico, conflitti relazionali e discussioni per la conquista di “nuovi diritti” e di una maggiore autonomia.
Come affrontare questo cambiamento evolutivo cosi importante?
Una ricetta magica ed assoluta, valida per tutti, non c’è, ma è utile riflettere su alcuni aspetti, che possono aiutare un genitori e figli a superare questa delicata fase.
1) Gioca con tuo figlio al tiro alla fune: L’immagine del gioco del tiro alla fune rappresenta in tutte le sue sfaccettature il rapporto genitori-figli negli anni “turbolenti” dell’adolescenza. Questa metafora, infatti, può aiutare il genitore a riflettere sul suo atteggiamento e su come comportarsi con il figlio che sta crescendo. Tirare sempre con forza la fune non va bene, altrettanto scorretto è l’atteggiamento opposto da parte dell’adulto: mollarla subito. Ai figli serve un genitore presente che sa stare al gioco e capisca che, quando l’adolescente tira, è perché si trova di fronte ad una sfida evolutiva. Il genitore dovrebbe essere disponibile a giocare la partita con il figlio, ristabilendo l’equilibro delle forze antagoniste, per tutto il tempo della sua adolescenza.
2) Apri una negoziazione: Ogni adolescente dovrebbe confrontarsi e discutere con l’adulto. Se il genitore cede ad ogni tipo di richiesta, concedendo tutto e subito, non ci sarà più modo di farlo successivamente. Ogni adolescente ha bisogno di avere dei limiti ed è altrettanto importante che provi a sfidarli, fa parte della crescita. Sta ai genitori capire quando si può rinegoziare e quando è importante mantenere il limite.
3) Genitore rigido, protettivo o amichevole? L’atteggiamento del genitore dovrebbe cambiare nei confronti del figlio in base alla situazione o al problema da affrontare. Il genitore deve fare da ‘filtro’ alle richieste e deve anche avere una funzione di contenimento.
4) No al braccio di ferro: Evitate di fare ricatti morali continui, questo rischia di trasformare la crescita in un’infinita lotta senza vincitori.
Per l’adolescente è fondamentale la sfida che ingaggia con i genitori, ma è altrettanto fondamentale sapere di avere dei limiti: fa parte del naturale processo di individuazione/differenziazione, tipico di questa fase e fondamentale per lo sviluppo.
Queste poche righe vogliono essere un piccolo spunto di riflessione per i genitori che si trovano ad affrontare questo periodo delicato dei propri figli. Se le difficoltà dovessero diventare maggiori e più rigide e strutturate, è indicato contattare un professionista psicologo che possa supportare voi ed il vostro piccolo-grande adolescente.
Dott.ssa Emanuela Barbarito