Quando lo psicoterapeuta è…doppio
Accade, talvolta, di prenotare una prima seduta di consulenza psicologica e di trovarsi dinanzi ben due terapeuti. In questo articolo esploreremo le ragioni ed i vantaggi di tale scelta da parte dei professionisti della salute mentale.
La coterapia
La co-terapia è una modalità di lavoro tipica dell’orientamento sistemico relazionale e familiare, ma può essere effettuata anche da terapeuti con diverso orientamento e prevede il lavoro congiunto, integrato e sinergico da parte di due professionisti. Si configura, inoltre, come una vera e propria tecnica di conduzione di terapia di coppia, familiare o individuale.
Ci sono diverse modalità di poter effettuare la co-terapia sia all’interno dei percorsi di coppia che individuali.
Durante le sedute, i due terapeuti possono essere presenti entrambi all’interno della stanza, oppure uno dei due assiste alla terapia da dietro lo specchio uni-direzionale, interloquendo con il collega, quando lo ritiene necessario, attraverso il citofono. In entrambe le modalità, prima della chiusura del colloquio i terapeuti sono soliti lasciare per breve tempo la stanza per confrontarsi, prima di rimandare la restituzione ai pazienti.
Le sedute di co-terapia possono anche essere effettuate quando la coppia o i membri di una famiglia fanno dei percorsi individuali con terapeuti diversi. In questo caso, ciclicamente, si rende utile e necessario ricongiungere in una seduta i pazienti, per fare il punto della situazione sui percorsi e cambiamenti messi in atto. In questo caso, la presenza di entrambi i terapeuti rende per ciascun paziente il Setting un luogo sicuro: avere il proprio terapeuta in stanza crea un clima sereno e bilanciato.
Quali i vantaggi?
La presenza di due terapeuti in seduta può offrire diversi vantaggi:
- il paziente beneficia di risorse e strumenti maggiori avendo due terapeuti a supporto;
- i cambiamenti possono verificarsi più rapidamente;
- la conduzione del ‘gioco di ruolo’, ove necessario, risulta più semplice a causa della presenza di due conduttori.
Per quanto attiene ai terapeuti, per poter effettuare in modo efficace sedute di co-terapia, è fondamentale che tra i due professionisti non ci sia competizione, ma sinergia, buona comunicazione, collaborazione e condivisione degli obiettivi. L’orientamento individuale del terapeuta deve arricchire la terapia: appartenere ad una corrente terapeutica diversa dall’altro terapeuta non deve mai rappresentare un ostacolo alla terapia. L’unione tra differenze può costituire un prezioso valore aggiunto, agevolando un trattamento integrato certamente molto efficace.
Entrare in stanza di consulenza ed incontrare due terapeuti sarà per voi, da oggi, una ragione in più per sentirvi in un “porto sicuro”.
Dott.ssa Emanuela Barbarito